Secondo il modello Bio-Psico-Sociale il concetto di salute si definisce attraverso la presenza di benessere fisico, mentale e sociale non per forza in assenza di malattia.
Secondo i “Center for Disease Control and Prevention” lo stato di salute è condizionato al 50% dai comportamenti e dallo stile di vita, al 20% da fattori ambientali (malattie, traumi…), al 20% da fattori genetici e al 10% dall’assistenza sanitaria.
Questo significa che la persona è responsabile al 50% del proprio stato di salute, attraverso i propri comportamenti, abitudini e pensieri.
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Benessere e stili di vita: quali strumenti
Variabili di tipo psicologico come autostima, autoefficacia, capacità di pianificazione e variabili di tipo sociale come contesto di vita e relazioni familiari possono determinare l’insorgenza di comportamenti a rischio che producono effetti nocivi sulla salute della persona.
Identificare le condotte a rischio e mettere in atto strategie funzionali che hanno come obiettivo la riduzione e/o l’evitamento di comportamenti e abitudini insalubri sono alla base del modello operativo dello psicologo del benessere e della salute.
Benessere e stili di vita: gli effetti sulla salute
Da un’analisi dei dati del Ministero della Salute si evince che le principali cause di decessi in Italia sono riconducibili a malattie cardiovascolari, tumori, malattie del sistema respiratorio, demenze, malattie dell’apparato digerente e diabete.
Queste patologie possono essere determinate in larga parte dalla messa in atto di comportamenti a rischio come il tabagismo, l’abuso di alcol, l’obesità, la ridotta attività fisica e una condotta alimentare inadeguata.